L’Università Ca’ Foscari di Venezia tra presente e futuro
L’Università Ca’ Foscari Venezia è un’Università statale italiana che, per affrontare la pandemia, ha implementato un progetto di Smart Working soffermandosi su uno dei servizi principali per gli studenti e le aziende: il Career Service dell’Ateneo.
Ha affrontato questo percorso con grande capacità di adattamento e con una forte velocità di reazione al cambiamento.
Il percorso di implementazione del Lavoro Agile
L’Ateneo veneziano, al momento dello scoppio della pandemia, aveva già iniziato a sperimentare il Lavoro Agile nell’ambito di un progetto biennale partito nel Gennaio 2019, con lo scopo di coinvolgere più dipendenti e manager.
E’ stato eseguito una prima sperimentazione con 30 persone e 5 strutture differenti e la valutazione, attraverso survey e ascolto attivo, del primo impatto è risultato positivo. Si è proseguito l’implementazione del Lavoro Agile con altre 30 persone. Successivamente, con l’inizio della pandemia (Febbraio 2020), con una serie di provvedimenti direttoriali, l’Ateneo ha adottato lo strumento del Lavoro Agile per quasi tutti i dipendenti (92%), ottenendo ottimi risultati grazie all’utilizzo di diverse strumentazioni e soprattutto grazie all’attività svolta dal Career Service, che ha lavorato fin da subito per non far mancare un servizio fondamentale di incontro tra i giovani laureati e il mondo del lavoro.
Cosa contraddistingue il progetto di Smart Working di Università Ca’ Foscari
In primis l’approccio con il quale l’Ateneo si è presentata nell’implementare il progetto di Smart Working; infatti ha saputo cogliere, già prima dell’avvento della pandemia, l’opportunità che lo Smart Working ha nell’essere una leva fondamentale per ripensare il modo di lavorare e di organizzare il lavoro, ma anche (soprattutto con il diffondersi della pandemia), ha sfruttato l’occasione per innovare i processi di erogazione dei propri servizi, attraverso una forte digitalizzazione e revisione dei processi organizzativi.
Per quanto riguarda il metodo di lavoro nell’implementazione del Lavoro Agile, l’istituzione ha affrontato il tema normativo non come il punto di partenza, ma il punto di arrivo di un processo che interessa primariamente le dimensioni culturali ed organizzative del lavoro e che mette al centro le persone (in quanto portatori del cambiamento).
Infine l’Università ha affrontato questo processo di implementazione con una forte capacità di resilienza, con una grande capacità di adattamento e reagendo molto velocemente al cambiamento. Infatti sono passati da implementare il Lavoro Agile come sperimentazione, fino ad arrivare ad un Home Working generale, grazie all’innovazione dei propri servizi (sono stati tra i primi atenei a predisporre il servizio di laurea on line nel periodo pandemico). Un vero e proprio esempio del passaggio dell’utilizzo dello Smart Working come necessità ad uno strumento di opportunità.
L’Università Ca Foscari, una PA attenta al cambiamento organizzativo
Le recenti novità normative rappresentano una sfida per la PA nel terreno dell’innovazione e il caso dell’Ateneo rappresenta l’esperienza di un’organizzazione che ha saputo cogliere le opportunità per le PA attraverso l’implementazione del Lavoro Agile.
Abbiamo approfondito questo caso studio anche nei nostri Talk, facendo il punto della situazione con esperti di Smart Working nel panorama nazionale e dando voce all’esperienza dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, uno dei 26 Atenei su 67 che hanno adottato il POLA, concepito come bussola per orientare e accompagnare l’Ateneo nel passaggio dalla fase emergenziale del lavoro agile a quella a regime.