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Tra work-life integration e diritto alla disconnessione

Francesco Iasi 

PM & Senior Legal Consultant

In questo momento storicamente segnato dal fenomeno della great resignation, è naturale per i manager e gli HR interrogarsi sulla qualità della vita e sulla qualità del lavoro. Ma è corretto parlare di work-life balance, ovvero di un bilanciamento tra vita e lavoro?

L’integrazione di vita e lavoro come competenza

Anche grazie all’esperienza di lavoro ibrido che hanno dovuto affrontare – più o meno volontariamente – molte imprese durante la pandemia, è emerso come sia più corretto parlare di work-life integration piuttosto che di balance. Nel realizzare bilanci qualitativi così come nel tener conto della gestione dei tempi, è necessario infatti guardare alle persone a 360 gradi, considerando ogni aspetto della vita. Saper gestire i propri tempi e quelli del proprio team diventa un nuovo mindset, una competenza a tutti gli effetti.

Una competenza quella della gestione del tempo e della disconnessione da non sottovalutare, collegata direttamente alla percezione di libertà che ne consegue: libertà di staccare dal lavoro, oppure più semplicemente libertà di dedicare più tempo al lavoro o alla vita privata, a seconda delle proprie responsabilità, interessi e bisogni. E di conseguenza, libertà di perseguire il proprio benessere.

persona che lavora nel tempo libero

Uno spaccato di realtà

Ma cosa accade in realtà? Il 71% dei lavoratori italiani ammette di rispondere a telefonate, email e messaggi di lavoro anche fuori dell’orario di lavoro, mentre il 53% sostiene di mantenersi in collegamento con l’attività lavorativa anche durante il periodo di ferie. Quasi quattro italiani su dieci poi si sentono obbligati a rispondere a richieste di lavoro quando sono in ferie*.

71
degli italiani risponde a telefonate, email e messaggi di lavoro fuori dell’orario di lavoro*

La legge c’è, ma…

Eppure il diritto alla disconnessione è qualcosa non solo di riconosciuto, ma persino di normato: secondo quanto previsto dalla Legge n. 81/2017 e dalla Legge n. 61/2021 (in realtà primo testo a parlare di diritto alla disconnessione), la disconnessione è un diritto anche per i lavoratori agili. La normativa dunque non impone l’obbligo di disconnessione ai dipendenti, ma li mette nelle condizioni di potersi disconnettere senza che vi possano essere ripercussioni di alcun tipo nei loro confronti.

La regola però non è sufficiente a garantire il rispetto dei tempi di riposo. 

La disconnessione nell’Unione Europea

La questione della disconnessione era già stata analizzata dal Parlamento Europeo nel 2019 ma è stata ulteriormente approfondita nel gennaio 2021 con una Risoluzione nella quale si esprime un chiaro segnale volto a proteggere la salute e qualità della vita degli smart workers. Per poter mantenere un approccio positivo e di favore verso soluzioni flessibili in termini di orari e luoghi di lavoro, lasciando il giusto spazio alla responsabilizzazione e libertà organizzativa dei dipendenti, l’Europa chiede una più chiara e omogenea regolamentazione del cosiddetto Diritto alla Disconnessione.

 

Francia

Primo paese europeo ad aver introdotto il diritto alla disconnessione (Loi du Travail del 2016), introducendo l’obbligo per le aziende con più di 50 dipendenti di prevedere tale diritto all’interno del contratto collettivo aziendale. Se non fosse presente un contratto aziendale allora tale diritto dovrà essere disciplinato da un Regolamento che andrà condiviso con il “comitato aziendale” e in mancanza di questo con i rappresentanti dei lavoratori.

Portogallo

Nel novembre 2021 il Parlamento Portoghese ha approvato una Legge che disciplina la disconnessione durante il lavoro da remoto. L’approccio scelto in questo caso non è quello di un vero e proprio “diritto alla disconnessione” in capo ai dipendenti, bensì di un obbligo in capo al datore di lavoro e dei superiori di non contattare gli smart worker nei suoi tempi di riposo. Resta il dubbio interpretativo della possibilità di essere contattati dai propri colleghi (che non siano per l’appunto superiori).

Belgio

I dipendenti pubblici a partire dal 1° febbraio 2022 hanno il diritto di disconnettersi, ovvero di non rispondere a mail, telefonate e messaggi al di fuori dell’orario di lavoro salvo che non vi siano circostanze impreviste ed eccezionali che ne richiedano il rientro. Chi agirà tale diritto non potrà subire penalizzazioni. L’intenzione del Governo è quella di estendere tale previsione anche al settore privato.

Irlanda

Non esiste in questo caso una Legge sul diritto alla disconnessione ma un “Codice di condotta” emanato dal Governo nel 2021 che fa da riferimento per la contrattazione collettiva aziendale e per i Regolamenti. In questo Codice è previsto una sorta di Galateo della disconnessione dove ad esempio si suggerisce di limitare al minimo l’invio di messaggi fuori dall’orario di lavoro facendo attenzione ad usare “un tono commisurato all’urgenza” così che il destinatario possa comprendere come agire, ovvero se rispondere immediatamente o meno.

Un cambio di cultura: dalla disconnessione al benessere

La cultura organizzativa diventa un fattore decisivo: le persone sono maggiormente soddisfatte e ingaggiate nei contesti dove la cultura aziendale è profondamente indirizzata al riconoscimento di fiducia e delega ai collaboratori e nei quali alle persone viene chiesto di organizzare i tempi di lavoro non soltanto nel rispetto degli impegni assunti, ma anche considerando le esigenze di work-life balance, così decisive per il benessere in generale.

ll concetto di benessere è qualcosa di difficilmente inquadrabile: non è statico né tantomeno oggettivo. è però possibile focalizzare un livello di set point, a partire dalle macro-aree che caratterizzano la vita di ciascuno: salute, lavoro, famiglia, relazioni sociali, tempo per sé stessi.

La sfida quotidiana è dare equilibrio ad ogni area, accettando che per alcuni periodi ci dedicheremo prevalentemente più a un aspetto della nostra vita che a un altro, e soprattutto: evitare sovraccarichi.

 

[*Dati Randstad Workmonitor]

Le proposte di Variazioni

Variazioni è convinta che la gestione del tempo, così come la disconnessione, siano vere e proprie competenze.

✅ Il corso “Verso nuovi equilibri: work-life Integration” , pensato sia in aula che in modalità live-webinar, approfondisce il tema dell’equilibrio vita-lavoro per imparare a gestire l’insieme delle attività quotidiane (sia private che professionali) in modo consapevole e proattivo, senza subire i ritmi dell’iperconnessione e conoscere / applicare strategie di work life balance.

✅ Il corso “La gestione del Tempo nella modalità di lavoro ibrida” , pensato sia in aula che in modalità live-webinar, accompagna i partecipanti alla scoperta di strategie e tecniche per una gestione efficace del tempo, sia nel lavoro in presenza che da remoto.

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