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Smart Working: cambia il metodo di lavoro

Il 17 marzo con la nostra CEO, Arianna Visentini, siamo stati ospiti su Rai 1 al programma Uno Mattina insieme alla giornalista Rita Querzè, per trattare il tema dello Smart Working nella situazione attuale e sui risvolti per il futuro.

Ci hanno chiesto “lo Smart Working penalizza le donne e i genitori?”

Attenzione a non confondere il problema generato dallo Smart Working con quello generato dalla pandemia: in questa fase di criticità il Lavoro Agile può mettere in difficoltà entrambi i genitori che devono prendersi cura dei propri figli a casa e non possono effettivamente scegliere dove lavorare e come organizzarsi.

Obiettivo: ripristinare il Vero Smart Working

Smart Working

La giornalista Rita Querzè ha parlato poi del diritto alla disconnessione – cosa succederà quanto torneremo alla “normalità”? Ciascun lavoratore che vorrà lavorare in modalità agile dovrà sottoscrivere un Accordo Individuale con l’azienda e definire con chiarezza i momenti in cui ci si può disconnettere.

E per quanto riguarda le realtà urbane e l’inquinamento?

Il Lavoro Agile sta cambiando gli assetti urbani: al fronte di uno spopolamento di città nate a vocazione più lavorativa si stanno ripopolando le città più piccole, in quanto i lavoratori non devono necessariamente spostarsi e possono frequentare i negozi e la ristorazione della propria città o quartiere.

Anche per l’inquinamento è una nota interessante: in Cina dove le città stanno ricominciando a “funzionare” l’inquinamento è tornato a livelli molti alti.

La puntata è disponibile su Rai Play, al minuto 00:27 l’intervento di Rita Querzè e Arianna Visentini.

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